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I segreti di Casa Turquesa


Due donne caparbie, così distanti ma in realtà così affini
e i segreti di una casa speciale
un romanzo dove mistero e amore si mescolano in modo indissolubile



Amanda prende il vassoio ed esce in giardino, tallonata da zia Vipera che poi le fa spazio sul tavolino perché possa poggiarlo. C'è l'inizio di un puzzle in legno e almeno un milione di minuscole tessere ancora da collocare.

– Dove eravamo rimaste? Ah sì, a dell’altro – dice Gardenia sedendosi e versandosi il caffè.

– Continui a girarci intorno – l'accusa Amanda. – Mi ero fatta l’idea, invece, che non ti piacesse tergiversare.

– Sto solo cercando le parole più adatte – si risente Gardenia. – In questa casa non ci sono solo tegole e mattoni. Chi prende le tegole e i mattoni deve prendersi anche l’anima di Casa Turquesa. Le sue memorie. Che io ho custodito finora.

Niente da dire, zia Vipera è proprio fuori di testa.

– Mi dispiace, continuo a non capire. Una casa per me è pietre, tegole e il suo estimo catastale. Nient’altro.

– Avrai quello che dici e molto di più, se mi ascolti.

Lei ritiene di aver già ascoltato abbastanza e lancia un breve sguardo all’orologio. Forse fa ancora in tempo a saltare sul treno delle dodici e dieci.

– Ti sto ascoltando, ma non hai ancora detto nulla di pratico. L’anima della casa. D’accordo, accetto anche l’anima di questa casa. Va bene così? È sufficiente?

Gardenia scuote piano la testa. – Te l’ho già detto, nulla di così facile. Desidero consegnarti il testimone, affinché tu lo porti più avanti di quanto potrò fare io.

Il testimone?

– Buono questo caffè – dice Amanda vuotando la tazzina. – Ma adesso devo proprio andare. C’è un treno alle dodici e dieci che posso ancora prendere. E non devo dimenticarmi il pesce.

BOOKTRAILER realizzato da Silvia Basile